giovedì, ottobre 26, 2006

..DA DEFINIRE..


Odio i sorrisi di circostanza,quei sorrisi presuntuosi che ti chiedono un saluto immeritato,quei maldestri tentativi di inconsapevole violenza psicologica che mettono in atto alcuni esseri umani quando si trovano a socializzare tra loro o quantomeno cercano di farlo..

Stamane mi sono svegliata con un sorriso a 32 denti stampato in mente..che cosa carina potreste pensare e invece no, non lo è stato affatto..un sorriso falso, ghignoso che mi ha tormentato per tutta la notte e stamane era ancora li, impresso a fuoco davanti i miei occhi, fiero dell'importanza e del peso che aveva acquistato nella mente di una giovane instabile..

L'altra sera, in preda ad allucinanti morsi della fame, circonvoluzioni gastriche, visioni paradisiache in cui aldo assumeva le sembianze di un succulento tacchino allo spiedo, mi decido a scendere all'alimentari sotto casa per fornirmi del minimo indispensabile che mi avrebbe mantenuto in vita fino al primo pomeriggio del giorno successivo..ora c'è da dire che il negozio sotto casa è un buco, non vi entrano più di 7 persone inclusi addetto al banco-salumi, addetto agli scaffali e cassiera, tra l'altro tutti della stessa famiglia e gran bella famiglia di merda. Nonostante le dimensioni, il buco pare essere meta di gente di ogni età che vuole scambiare due chiacchiere, inciuciare e spettegolare col salumiere di fiducia perché si sa, il salumiere è come il confessore, conosce i segreti di tutti ma per l'etica salumifera non può svelarli..fatto sta che io odio la folla e quello ne è la rappresentazione formato bonsai..

Era statisticamente improbabile che io, quella sera trovassi il negozio vuoto, e infatti non è stato così..c'erano le solite 7 persone di turno tra cui una ragazza, mia vicina di casa e il gestore dell'asilo al piano di sotto che colloquiavano tranquillamente appoggiati a quel piccolo banchetto che costituisce la cassa.

Mi ero ripromessa quella sera di superare il mio record di minimo-stazionamento all'interno del negozio, ma la posizione dei due interlocutori mi rendeva l'impresa alquanto ardua..sembrava fossero lì apposta per impedirmi di raggiungere il mio scopo..in una posizione diabolicamente strategica..avviluppati alla cassa..a 40 cm di distanza l'uno dall'altra. Afferro, senza nemmeno vedere di cosa si trattasse, le prime due cose commestibili che mi capitano davanti e mi dirigo..dirigo..che termine inappropriato..percorro quel metro e mezzo che mi separava dalla cassa e mi blocco nel vedere l'ostinazione dei due interlocutori che imperterriti continuavano a discorrere ignorando me e la mia cena immobili, lì in attesa. Attendo 10 secondi in quella posizione (anche se il mio record era ormai andato a farsi benedire, 10 secondi è il massimo della tolleranza che concedo alle persone) dopodichè non vedendo altra soluzione mi insinuo con strabiliante elasticità tra i due colloquianti ricambiandoli della cortesia che mi avevano fatto non togliendosi dal cazzo e.. altra cosa sconvolgente: ai due la mia intrusione sembrava non infastidire al punto di spostarsi e continuare a parlare in un luogo piu consono..o magari anche loro erano in gara per il loro record personale, opposto al mio, e se cosi fosse tanto di cappello per la loro determinazione (ovviamente quest'ultimo pezzo va letto in chiave ironica). Mi appresto a consegnare i miei soldi nella mani di un ladro scortese e i due escono (forse erano soddisfatti della loro impresa..mah)..dopo qualche secondo esco anch'io..giro l'angolo,arrivo sotto il portone di casa e con felice sorpresa vi trovo la stessa fanciulla del negozio. La mia odissea sembrava non essere finita e infatti.. (so che a questo punto vi sarete scocciati di leggere e in fondo non biasimo chi decidesse di chiudere indignato il mio blog mormorando un "ma vaffanculo ho buttato 3 minuti della mia vita per leggere sta stronzata". Se siete fra queste persone vi rispondo con: "ma andate a fanculo voi, chi cazzo ve l'ha detto di leggere e poi lo sanno tutti che io non scrivo cose sensate". Se non vi riconoscete in questi individui continuate pure a leggere ;) )

(chiusa parentesi)

..la giovane fanciulla era intenta a suonare il citofono. Quella sera le avevo gia concesso la dose giornaliera di attenzioni (i 10 secondi) quindi abbasso lo sguardo prendo le chiavi e nel mentre sto per infilarle nella toppa lei mi guarda, ancora con la mano sul citofono in attesa di risposta, mi fa un sorriso ribrezzevole, mi dice "ciao" e comincia ad annuire..sorride ed annuisce..annuisce e sorride..mano sul citofono, altra mano sul fianco a completare un quadro vagamente minaccioso..sorride ed annuisce, e annuisce come per incoraggiarmi a fare la cosa piu giusta del mondo, il minimo che avessi potuto fare per ringraziarla di quell'inestimabile "ciao" di cui mi aveva fatto dono.

Sento un brivido che mi corre su per la schiena..la guardo con un disprezzo incredulo,espressione che un istante dopo si trasforma in disgusto totale..annuisce e sorride..incantata da questa scena mi blocco per un attimo a fissarla, a cercare di capire il perchè, che cosa mai poteva ricavarne? Si sarebbe sentita appagata dopo il mio saluto? O era solo per ricordarmi di un rispetto che avrei dovuto avere nei suoi confronti per non so quale assurda ragione partorisse la sua mente insulsa di giovane donna madre di famiglia? Ma forse era questo il motivo: pretendo rispetto perche io nonostante piu grande di te di soli 3-4 anni, ho gia una famiglia, sono sposata con 2 figli, lavoro per guadagnarmi da vivere, non sono una nullafacente a carico dei genitori come te. IO VIVO, con tutti i pro e i contro, le gioie e le sofferenze, le soddisfazioni e i sacrifici.. TU TI LASCI VIVERE.. lasci che la vita ti scivoli addosso e ti accontenti di guardarla da dietro un vetro..